Villa Cordevigo – la magia dell’entroterra gardesano e il menù Natura

Villa Cordevigo – la magia dell’entroterra gardesano e il menù Natura

Raccontare diventa un modo per rivivere certe emozioni, e oggi scelgo come protagonista un’oasi di bellezza e lusso ideale per un rilassamento profondo nell’entroterra veronese del lago di Garda. Un punto di partenza per scoprire le meraviglie del Veneto, con pedalate tra le colline moreniche e gite a Verona, ma anche degustazioni nella vicina Valpolicella, escursioni sulle cime del Monte Baldo, l’hortus Europae, coccole e trattamenti di benessere. Villa Cordevigo, cinque stelle lusso associato a Relais & Châteaux a Cavaion Veronese, e il suo ristorante l’Oseleta, una stella Michelin Guide 2023, offrono ai loro ospiti un’esperienza unica: l’eleganza di una villa signorile immersa nella natura e circondata dai vigneti, e la ricerca della sostenibilità attraverso piatti che uniscono la sapienza dello chef Marco Marras alla bontà di prodotti naturali. Un luogo rigenerante e perfetto anche per gli ospiti che hanno a cuore uno stile di vita in sintonia con la natura e gli animali, e che vedono nel benessere degli altri esseri viventi un valore aggiunto che diventa poi uno stile di vita.

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Eleganza, bellezza, storia

 

Ovunque ci si giri lo sguardo trova gratificazione, a Villa Cordevigo: la bellissima dimora storica nell’entroterra gardesano è associata a Relais & Châteaux, il prestigioso club francese, nato nel 1954, che riunisce ristoranti, hotel di lusso, resort e ville, con i migliori chef al mondo e un’attenzione costante, ribadita anche nel Manifesto presentato all’Unesco nel 2014, alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni enogastronomiche. La villa, risalente al XVIII secolo, è situata nella prestigiosa tenuta immersa tra i cento ettari di vigneti Villabella e oliveti di proprietà delle famiglie Delibori e Cristoforetti, nella zona del Bardolino. Una volta varcato il lungo viale di cipressi, si è accolti dal giardino all’italiana e dalla Villa padronale originale risalente al Rinascimento, custodita dalle due barchesse laterali e immersa nel verde.

 

Prati e giardini, ma anche… un orto

 

Alberi secolari, vigneti, fiori. Ma anche pomodori e zucchine, cavolfiori e fragole, cappucci e melanzane. La natura offre il meglio, qui, e se ad accogliere gli ospiti c’è un magnifico parco ricco di spazi ombreggiati e appartati, con un prato sempre perfetto che invoglia a passeggiare e riposarsi, ben 1500 metri quadri di terreno ospitano oggi un orto a conduzione biologica sempre brulicante di vita, per la gioia di api e farfalle, e per soddisfare al meglio i palati più esigenti.

A volerlo lo chef Marco Marras, al timone del ristorante Oseleta dal 2021. Marras, sardo di nascita, ha fatto tesoro delle sue esperienze professionali in tutto il mondo, coniugando nella sua cucina diversi stili, dai sapori esotici ai piatti tipici regionali.  E il suo stile si coniuga perfettamente con quello di Villa Cordevigo. “Gli stranieri che scelgono l’Italia”, spiega, “lo fanno anche per la nostra cucina e a tavola amano i prodotti del territorio: piatti iconici, ma reinterpretati con un gusto contemporaneo. Gli italiani, invece, arrivano con la certezza di trovare sapori famigliari, e il piacere di riscoprire ricette della tradizione rivisitate in chiave moderna e raffinata”. Marras continua così il suo percorso alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità nei processi produttivi della cucina e anche nella cura degli ingredienti home-made. Beh, io quel giorno ho raccolto per lui del cavolo cappuccio e altre primizie. Consegnare la verdura nelle mani di uno chef stellato non capita tutti i giorni!

 

Il menù Natura

 

Ecco perché, vicino ai menù “Il viaggio dello chef” e “Oseleta”, Marras ha voluto portare sulle tavole del ristorante anche il menu “Natura”, cento per cento vegetale. Personalmente, io ho avuto il privilegio di scoprirlo in una splendida serata primaverile in compagnia di Franco Cristoforetti, che mi ha raccontato i vini e tante altre curiosità sul grande lavoro di ricerca e sul back-stage: il dietro le quinte di un ristorante stellato e del team che lavora per accogliere gli ospiti in modo impeccabile. D’altronde, con Marco si possono avere solo certezze.

Ma andiamo nel dettaglio… Si comincia con l’Amuse bouche, a discrezione dello chef, per passare poi alla Melanzana e quindi al primo, lo spaghettone quadrato alla barbabietola, mandorla, polvere di cappero, olive taggiasche. Si prosegue col Cavolfiore brasato, insalata di germogli e fiori, rapa rossa, salsa teriyaki, per concludere col dessert “Il velo di Maya”, un’esperienza visiva impagabile, dove a fare da protagonisti sono la frutta e i fiori, altra grande passione dello chef. Una vera e propria tavolozza di colori nel piatto. La selezione dei vini in abbinamento viene seguita da Klodiola Prenga, restaurant manager del ristorante Oseleta. Una nota la meritano i diversi tipi di pane, deliziosi, serviti caldi. Coccola tra le coccole.

Come non ricordare, allora, la deliziosa degustazione, tutta veg, fatta con Marco alcuni anni fa? Questo ragazzo crea dei veri capolavori, guardate qui:

Virtuosi… a tutto tondo

 

Ma la ricerca della sostenibilità non si ferma in cucina. Villa Cordevigo è entrata infatti a far parte della Sustainability Community di Virtuoso, prestigiosa affiliazione delle più importanti agenzie di viaggio e Travel Advisors del mondo. Virtuoso, dopo aver esaminato il programma di sostenibilità all’interno della tenuta e le attività svolte, fra la coltura di vigneti e la produzione di vino bio, ha riconosciuto gli sforzi della proprietà Cristoforetti e Delibori che vanno nella direzione di evitare gli sprechi razionalizzando i consumi e a sostegno dell’economia locale.  «Per la proprietà e per il team – spiega Lorenza Delibori, Maître de maison di Villa Cordevigo Wine Relais – è un onore ricevere questo prestigioso riconoscimento che rispecchia il nostro continuo impegno a migliorare perseguendo gli stessi valori e principi di Virtuoso: celebrare la cultura, sostenere le economie locali e proteggere l’ambiente. Il rispetto verso le persone, il territorio, la natura e le attività produttive del settore, così come la valorizzazione della cultura, della tradizione, delle materie prime di un luogo fanno parte del nostro concetto di ospitalità: non sono e non possono essere considerate un plus, ma solo concetti ed elementi portanti della nostra offerta e del nostro modo di fare impresa turistica». Si parte dunque da un presupposto di importanza essenziale: la sostenibilità non è una moda, ma una necessità e uno stile di vita. Un processo continuo e progressivo di cui tanti dettagli sono preziosi testimoni: dai pannelli fotovoltaici all’eliminazione della plastica monouso nelle stanze, dall’eliminazione degli sprechi al ristorante ai tovaglioli di bambù a colazione.

 

Villa Cordevigo – la magia dell’entroterra gardesano e il menù Natura. Personalmente, non vedo l’ora di tornare a Villa Cordevigo. E l’attenzione verso gli ospiti attenti al benessere animale mi porta a consigliare, senza alcun dubbio, questo piccolo angolo di paradiso a chiunque sia alla ricerca di un soggiorno indimenticabile e in armonia con la natura. Un obiettivo, questo, che è da diverso tempo anche parte del mio lavoro di divulgatrice. Non serve andare dall’altra parte del mondo per vivere la bellezza. È qui, vicina e intorno a noi.

 

 

 

 

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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