Lasciare andare è un atto d’amore

Lasciare andare è un atto d’amore. Il più grande atto d’amore verso chi ci ha dato tutto.

Sono passati due giorni da quando gli occhi di Feuer si sono chiusi per sempre. Era con me, la testa appoggiata alla mia mano, l’altra mano che stringeva stretta la sua zampa. Si è addormentato, perché gli avevo giurato che non mi sarei mai accanita, che non avrei mai perso di vista la sua dignità. E lui l’altra mattina mi ha chiesto questo, guardandomi in un modo in cui non mi aveva mai guardato prima.

Oggi i ricordi mi aiutano, e mi aiutano le immagini: qualcuno ci ha detto che eravamo uguali. Stessi capelli, stesso sorriso, quei miracoli che avvengono quando la simbiosi tra anime si spinge oltre. E diventa un’armonia perfetta.

Vorrei essere una maga per fare una grande magia: fare in modo che ogni cane del mondo riceva l’amore che ha ricevuto lui. Il rispetto, la possibilità di divertirsi, la protezione, le cure. Auguro a ogni essere umano di provare l’amore che ho provato io: non mi perdeva mai di vista. Anche da lontano eravamo sempre connessi con lo sguardo e la nostra energia scorreva come un flusso armonioso. Come un fuoco, perché lui è Feuer. Non poteva esserci un nome migliore per la mia guardia del corpo, che alcuni anni fa mi ha salvata. Mi ha preso per i capelli mentre stavo per precipitare nel baratro. Non c’era nessuno a badare a me in quel momento, ma lui sì, era lì. E certe cose non si dimenticano.

Quanti articoli ho scritto sui cani e sulla tragedia di avere con noi creature con una vita molto più corta della nostra. Eppure oggi questo dolore sembra uno strazio inaspettato. Ho visto Feuer nascere, l’ho visto addormentarsi. In mezzo, la vita: le passeggiate, le scalate fino alle vette più impensabili da raggiungere. Le notti schiena contro schiena, le corse in maneggio e nei boschi, le serate sul divano, a leggere e sonnecchiare. Le palle di neve, i bastoncini da rincorrere e riportare indietro, le palline. Qualche discussione ogni tanto: “i gatti, per esempio, non si mangiano, caro Feuer”, e lui ha fatto grandi sforzi per comportarsi sempre in modo impeccabile anche se a volte aveva la bava alla bocca… Eppure, i gatti di casa dormivano sereni tra le sue zampe, ha fatto da morbido cuscino per me e per loro. Erano così belli insieme. Feuer è stato bravissimo.

Ma il ricordo più bello è sempre quello delle nostre piccole imprese, le salite, i panorami visti dall’alto, i traguardi raggiunti insieme. Siamo stati in tv, siamo finiti tante volte sulle pagine dei giornali, per raccontare le avventure vissute insieme. Mi ha ispirato i miei libri. L’almanacco non esisterebbe se non fosse esistito lui.

È un’impresa da titani smettere di piangere, rassegnarmi a non vederti, Feuer, vicino a me mentre scrivo, leggo, penso, mangio, cammino.

Sono fiera di come è andata. L’ho sempre saputo, l’ho già vissuto e ora lo confermo. Lasciare andare è un atto d’amore.

Auguro a tutti i proprietari di cani e di gatti di avere la forza per stare con loro fino all’ultimo istante. Perché sarà un ricordo dolcissimo.

Feuer, ovunque tu sia, adesso ricordati che ho bisogno di te.

 

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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