Le api e io.
Sono sempre stata affascinata dal mondo delle api e pochi mesi fa ho scelto di entrare a scoprirlo, questo mondo. Come sempre, nulla avviene per caso. Stefania, Paolo, Damiano e Ilaria sono le persone che hanno permesso alla mia curiosità, già altissima, di fare il passo in più.
Mentre scrivo queste righe guardo col sorriso la mia caviglia sinistra, più o meno il triplo della destra, dopo una puntura di ieri mattina. Il battesimo delle api, insomma.
E se il dolore è forte, lo supera la consapevolezza di aver ricevuto, da parte di un piccolo animale che si è sacrificato, un grande insegnamento.
Le api non amano il colore nero, le api in estate sono nervose quando il caldo diventa afa insopportabile. Le api lavorano, difendono, costruiscono. Una storia millenaria le lega all’uomo, che oggi ne mette a rischio la sopravvivenza.
Ecco perché ho deciso di fare la mia parte. Il miele? Buonissimo, ma mi interessa molto poco. Ciò che conta per me è aver scelto maestri rispettosi, imparare a osservare la vita di questi animali senza i quali noi non potremmo neppure esistere. Ho scelto guide che mettono il benessere delle api al primo posto. Mi accompagnano con la loro sensibilità, tanta ironia, e soprattutto una saggezza immensa maturata negli anni.
Essere maestri è responsabilità, e lo è anche essere allievi bravi e attenti.
Non dimenticherò mai ciò che ho provato quando mi sono avvicinata per la prima volta a un’arnia. Il profumo inebriante e indescrivibile, il ronzio costante che mette in pace col mondo.
Arrivano adesso per me, le api, in un momento difficile della mia vita. Dove il distacco e il dolore sono ancora forti e pesanti. Lo prendo come un nuovo inizio, una grande opportunità. Fare la mia parte in un pianeta troppo pieno di umani egoisti, dove l’antropocentrico ha distrutto quasi ogni cosa. Lo vivo come una piccola, nuova missione.
Le api e io, che avventura.