Il potere magico della routine è tornato alla ribalta da poco, grazie anche al nuovo capolavoro di Wim Wenders, Perfect Days. Un film che sul momento mi ha spiazzato, quando l’ho visto al cinema, ma che ha agito con un ‘rilascio lento’, come certe medicine. Le impressioni sono rimaste nella mente e si sono trasformate in una sensazione piacevole nel corso dl tempo. Il protagonista pulisce i bagni pubblici di Tokyo e lo fa con amore. Sì, con amore rende splendenti, dignitose e accoglienti le toilette pubbliche, immerse spesso nei parchi della città. E quella stessa dedizione la porta poi anche nel gesto quotidiano di annaffiare piccole piantine trovate ai margini delle strade. Germogli che nascono ai piedi di alberi e che vengono trattati come principi, custoditi con tenerezza e competenza in un angolo di una casa altrimenti spoglia. Dove c’è solo l’essenziale.
Ho apprezzato questo film perché mi ha fatto riflettere sulla routine che caratterizza anche le mie giornate, da quando ho scelto di cambiare la mia vita acquistando un pezzetto di terra, togliendomi da alcuni social velenosi e inutili, prendendomi cura dei miei animali. Qui vi racconto come ho dato una svolta un po’ di tempo fa.
La routine comporta la scelta della lentezza e spesso della solitudine. Che solitudine non è. Prendendosi cura dell’altro, che si tratti di una persona, una pianta, un animale, un angolo della casa, ci si prende cura del proprio mondo interiore e si entra in connessione con l’energia pulita.
Nelle lezioni di scrittura emozionale applico una routine, gesti sempre uguali a loro stessi che consentono al gruppo di imparare a trovare uno spazio unico, distante dal mondo esterno. Lo stesso avviene quando lavoro in maneggio o nel mio campo: sono gesti che si ripetono, consuetudini che permettono di ritrovare il contatto con la natura e i suoi ritmi. Come succede in Perfect Days, la calma permette poi di apprezzare le piccole cose: l’ombra di un albero, il gioco delle foglie nel vento, il piacere di prendersi cura del proprio corpo e della propria anima.
Il potere magico della routine è una certezza, per me e per le persone che lavorano in mia compagnia o mi frequentano. Me ne accorgo quando i partecipanti dei corsi arrivano a lezione. Vedo la loro trasformazione, in quelle ore passate insieme, e vedo i tratti dei visi che si distendono e si rilassano.
Si sta per concludere il corso di questo inizio anno. Ce ne saranno altri (scrivetemi per informazioni alla mail silvia@silviaallegri.it). Ad accomunarli c’è sempre lo stesso concetto: la condivisione delle emozioni permette di conoscersi meglio, e una routine coltivata insieme regala stabilità e certezze in un mondo incerto e impazzito.