Guida all’asino… e il raglio continua a essere magico!

Una guida all’asino: la tengo qui, tra le mani, la giro e la rigiro. E sorrido. Perché ho tra le mani una nuova piccola testimonianza del mio amore incondizionato per loro, gli asini.

Difficile riassumere in poche parole la strada che mi ha portato da loro: la voglia di imparare ad andare a cavallo, l’incontro della mia vita, quello con Ringo, e poi via, insieme, al maneggio dove vive Barone. La scoperta degli asini, la voglia di capirli, i corsi, l’acquisto di Gemma, il desiderio di raccontare queste esperienze così intense, il libro Il raglio magico, il suggerimento di dedicarmi al giornalismo, l’iscrizione all’albo… quanta strada e quante tappe, che hanno ridisegnato in modo completamente inaspettato tutta la mia vita.

Sono riuscita nell’intento più difficile. Con molti sacrifici, ma ne valeva la pena: oggi sono giornalista e mi occupo di ciò che amo. Scrivo di ambiente, animali, cultura, vino, viaggio e intervisto. E nella libertà mantengo fede alla mia passione più grande: dedico il mio tempo a queste creature che ogni giorno mi regalano emozioni, mi insegnano a stare al mondo, mi trasmettono l’importanza della spontaneità e della resilienza. E io, a mia volta, apro l’universo degli animali a chi decide di avvicinarsi e capirli. E allora si parte, con i trekking e le passeggiate, con le carezze e la pulizia, il lavoro faticoso nell’orto e i picnic in compagnia di Ringo, Gemma, Barone, Feuer.

La guida all’asino, pubblicata nella collana delle guide pratiche di Vita in Campagna, è un piccolo manuale che vuole aiutare gli appassionati e i curiosi a capire meglio il mondo dell’asino, magari con la prospettiva di accogliere uno nella propria vita. Anzi, una coppia: perché l’asino ama la compagnia, e il regalo più grande che possiamo fargli è quello di regalargli del tempo da trascorrere con un suo simile. Sono istruzioni pratiche: come e dove acquistarli o adottarli, come costruire un rifugio perfetto per loro, cosa dare da mangiare, quali cure garantire. Ma soprattutto, come creare una relazione con questi animali, così generosi e puliti, così leali e solidi.

La più grande soddisfazione? Portare le persone a conoscere i miei animali. Vederle mentre si emozionano, gettano via le loro barriere, imparano la bellezza del contatto, rivedono le loro priorità. Sono momenti di grande intensità, momenti in cui mi dico: ok, sono sulla strada giusta.

Mi fanno pena questi ignoranti che ci circondano, spesso politicanti presuntuosi, che si scattano foto con gli asini e li definiscono loro simili, certi di fare gli spiritosi. Mi fanno pena le persone che nel 2020 sono ancora convinte che essere asino significhi essere stupido e testardo. Mi permetto, con un po’ di presunzione stavolta, di consigliare loro qualche approfondimento. Per scoprire che ciò che noi chiamiamo testardaggine in realtà è personalità, carattere, fermezza. Siamo abituati a schioccare le dita e avere tutti al nostro servizio. Eh no, cari miei, con l’asino non potete farlo. Si impunta? Non vi vuole ascoltare? Avrà sicuramente le sue ragioni. All’asino piace capire prima di agire, prendersi il tempo che serve, muoversi con circospezione e prudenza. Poco contano i nostri sbraiti isterici. Se potesse parlare, ci direbbe quanto sono penose le nostre reazioni: bastonare, punire, insultare, picchiare. Che piccoli esseri miopi siamo.

Io invece mi inchino all’asino, come disse un grande scrittore. Perché da questi maestri con le grandi orecchie e un grande cuore ho imparato le cose più importanti per la mia vita.

Auguro buona lettura a chi vorrà leggere questa guida all’asino, un piccolo omaggio a queste meraviglie. Io ci ho messo il cuore, come loro mi hanno insegnato.

 

 

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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