Orto e terra, la fatica che ci fa bene

L’orto e la terra sono con me, dalle prime ore del 2022. Queste foto le ho scattate il primo gennaio: mi sono stupita vedendo la vitalità e i colori di queste piante, in un inverno tutto particolare, dove fa caldo in montagna, freddo in pianura, e non si capisce bene cosa ci aspetterà.

Il contatto ritrovato con la terra

Il contatto con la terra è sempre stato parte di me, ma lo è ancor di più da quando è iniziato il primo lockdown. Era marzo del 2020, e le lunghe giornate di tempo sospeso, in cui ci guardavamo attorno disorientati e pieni di paure, le ho trascorse così: zappa, rastrello, cesoie in mano, calendari della luna, visite al vivaio, per comprare piante e fiori e semi. E poi le lunghe attese, la soddisfazione di veder crescere ciò che ho seminato, piantato e curato. E quella sensazione di benessere che la natura sa trasmettere ogni volta che ci prendiamo cura di lei.

Un gioco di squadra che fa bene alla salute

Orto e terra sono diventati anche una tappa importante delle mie proposte di formazione: ho avuto, ospiti nel mio piccolo angolo verde, amiche e amici, famiglie, gruppi di persone sconosciuti. Tutti desiderosi di provare una nuova esperienza, fatta di semplicità e gesti antichi. Insieme abbiamo imparato cosa cresce quando. Non è scontato conoscere i cicli di ortaggi e frutti, in un paese dove i supermercati offrono tutto in ogni stagione, anche nelle cittadine più piccole.

La fatica che ‘cura’

Abbiamo imparato insieme soprattutto il sapore buono della condivisione e del gioco di squadra. Impagabile, oggi, momento storico in cui l’individualismo sembra schiacciare tutti, anche chi apparentemente si dichiara appartenente a una collettività. Trovo sempre straordinario l’effetto rasserenante che ci piomba addosso quando si condividono insieme diverse ore serene. Faticando e spingendo la carriola, sudando mentre si strappano via le erbe infestanti, progettando spazi per accogliere nuove piante.

Sono convinta che la cura della terra sia un’ottima terapia. Coltivare il proprio orticello non è egoismo, se questo gesto diventa ‘contagioso’ e ci riconnette alla natura.

Vi aspetto!

 

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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