Piccoli passi per cambiare vita.. e salvarne tante altre

Tante volte mi è stato chiesto perché ho deciso di cambiare modo di alimentarmi e perché cerco di fare del mio meglio per aprire gli occhi di chi mi sta attorno. Cambiare non è facile: implica spirito di sacrificio, un investimento di tempo, e poi siamo così abituati allo sfruttamento degli animali che ci sembra non esistano altre soluzioni.

La mia scelta  è stata dettata da un semplice ragionamento: se sono così innamorata dei miei animali, perché convinta che provino sentimenti e siano in grado di comunicare amore e emozioni, perché dovrei classificare gli animali suddividendoli tra serie A (quelli che amo) e serie B (quelli che uso per mangiare, vestire, divertirmi)?

Ho deciso di annullare le classifiche, e avere con tutti loro un rapporto alla pari.

Ecco allora qualche riflessione sul mio percorso, in salita spesso e tuttora non facile. Magari potrà tornare utile per chi avesse intenzione di cambiare davvero il modo di ‘vivere’ gli animali, in nome del rispetto e dell’empatia.

 

#informarsi

 

Interessarsi di ambiente, animali, ma anche economia, agricoltura. In altre parole, tenersi informati. Per cambiare le cose bisogna conoscerle. Senza una conoscenza approfondita e senza un reale amore per il nostro pianeta non si trovano stimoli per cambiare. Se invece riteniamo che l’ambiente abbia un valore per noi, iniziamo a guardarci intorno, a scoprire quali forme di vita esistono, e dove, e come.

 

#guardare

 

Guardare e capire, con coraggio. Questo secondo passaggio richiede consapevolezza. A nessuno piace guardare in faccia il dolore, e le persone sensibili sono inevitabilmente condannate a soffrire. Ma sono fermamente convinta che solo DOPO aver visto si possa cambiare veramente. Le immagini ci restano impresse e ci danno la forza di non dimenticare.

 

#raccontare

 

Lo sfruttamento degli animali lascia disarmati. Le immagini che per fortuna possiamo guardare grazie al coraggio e alle fatiche delle associazioni denunciano condizioni insostenibili e fuori da ogni concerto di empatia. Animali amputati, torturati, imprigionati, sezionati, picchiati, costretti a vivere in gabbie misere, affondati nei loro escrementi. Questi animali vivono così per colpa nostra: la perversione umana ha inventato gli allevamenti intensivi, gli allevamenti di animali da pelliccia, i laboratori dove vengono condotti esperimenti inutili senza la minima attenzione alla sofferenza di un altro essere vivente.

L’impatto con queste immagini è potente e potrebbe sconvolgere chiunque. Si soffrirà, inevitabilmente. Ma è importante reagire, sapendo che SOLO CHI HA VISTO E HA LA FORZA DI RACCONTARE PUÒ DAVVERO FARE QUALCOSA PER GLI ANIMALI. Loro non hanno voce, siamo noi la loro voce. Per questo dobbiamo resistere. Io stessa ho vissuto momenti di grande sconforti, quasi ammalandomi dal dispiacere. Ma poi ho capito che non posso tenere sulle mie spalle il peso di un intero pianeta, e non posso nemmeno fare miracoli. Dunque la cosa più importante è un piccolo impegno quotidiano: fare ogni giorno qualcosa per questa è creature che non si possono difendere.

#tollerare e #avere pazienza

 

Raccontare a un amico cosa si è visto, ragionare e convincere una persona a informarsi, ma SEMPRE con le buone maniere. La brutalità e il fanatismo fanno fuggire e si ottiene esattamente il contrario di ciò che ci siamo prefissati. Diamo agli altri il tempo di conoscere, rielaborare, e con pazienza offriamo consigli.

 

#eliminare carne e pesce e #integrare

 

E adesso? Adesso si comincia! Il primo passaggio, per quanto mi riguarda, è stato l’ELIMINAZIONE TOTALE DI CARNE E DI PESCE. In sostanza, ho deciso di non ingerire più animali morti. Il nostro corpo dovrà abituarsi al cambiamento e soprattutto sarà utile cercare il modo di integrare con altri cibi, per non avere carenze di sostanze importanti.

 

#eliminare poco per volta i derivati animali

 

Il secondo passaggio, più difficile riguarda i prodotti derivati da animali: latticini, uova, i più diffusi. Non credo sia giusto pretendere che una persona diventi vegana dall’oggi al domani, in altre parole non considero un criminale chi non è vegano. Io ho iniziato a informarmi sulla provenienza delle cose che mangio. Nei limiti del possibile ovviamente. Consiglio sempre di rivolgersi dove si sa che vi è un’attenzione al benessere animale.

 

#nuove ricette

 

Esistono miriadi di ricette, facilmente reperibili nei libri, su internet, nelle riviste, per passaparola. I miei primi esperimenti sono stati dei disastri: ricordo dei biscotti così improponibili che ancora sorrido, a pensarci. Ma sbagliando si impara: e quando le ricette vengono bene, che soddisfazione! Si scopriranno così molti modi per sostituire ingredienti di origine animale con altri, altrettanto gustosi, e che non sono frutto di sfruttamento.

 

#cucinare e far assaggiare i nuovi piatti

 

Organizzare una cena veg: a me è capitato di invitare a cena persone assolutamente carnivore e scettiche, e di averle sorprese con piatti gustosi e cruelty free. Che soddisfazione! La serata diventa occasione di raccontare del nostro cambiamento, e dimostrare come non sia stato poi così difficile.

 

#NonMollare

 

Non perdere mai la voglia di capire a fondo e di far ragionare le persone, sopportando magari a volte qualche presa in giro, e ribattendo con un’arma infallibile: l’ironia. Tutti i cambiamenti vengono presi di mira da chi non ha voglia di cambiare: bene, sfruttiamo il fatto che se ne parli, che ci si rida su. Ma intanto si insinua nelle persone un nuovo pensiero, la curiosità di capire il perché di certe decisioni.

 

#convincere, con gentilezza

 

Non demordere: non sentirsi degli assassini se si capita nella casa di una persona che non è vegetariana o vegana e ci ha preparato qualcosa con ingredienti animali. Cercare invece di mangiare ciò che si può o si vuole, spiegando con gentilezza le nostre scelte, risulta più efficace.

 

#selezionare

 

Il consiglio più importante che mi sento di dare: CIRCONDARSI DI PERSONE DELICATE E SENSIBILI, che pur non condividendo necessariamente le nostre scelte ci rispettano. Non ci prendono in giro. Si incuriosiscono delle nostre motivazioni. Apprezzano il nostro sforzo.

Buona fortuna a tutti, e coraggio: dopo i primi momenti di difficoltà sarà una gratificazione enorme cambiare il proprio stile di vita e amare gli animali senza distinzioni!

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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